mercoledì 16 marzo 2016

Vita, cuore, battito

Enzo e Monica sono due fidanzati trentenni della periferia di Napoli che conducono una vita fatta di routine e sistematica regolarità. Enzo lavora in un negozio di abbigliamento giovanile, è un ragazzo buono ma distratto, riesce a mantenere il suo posto di lavoro più per pietà del suo datore di lavoro che per le sue attitudini professionali. Monica invece lavora come parrucchiera ed estetista. Le loro giornate e quelle dei loro amici trascorrono tra piccole e semplici soddisfazioni. Ma un giorno la vita di Enzo e Monica viene stravolta. Enzo insieme al suo datore di lavoro vince al clandestino un terno a lotto. Ma la vincita di Enzo non viene liquidata tutta in denaro, infatti parte della vincita viene saldata regalandogli un viaggio culturale che prevede la visita di musei, monumenti, concerti lirici e incontri di meditazioni. Enzo accetta più per imposizione che per scelta, infatti con Don Ciro gestore del gioco clandestino di zona non c’è molto da discutere. Enzo e Monica partono per il loro viaggio ma le difficoltà non si fanno attendere. Sono continuamente due pesci fuor d'acqua, la loro semplicità ma soprattutto la loro ignoranza vano continuamente in contrasto con il contesto in cui si trovano. Ma anche se i due fidanzati cercano di defilarsi la loro inseparabile guida Gino, sistematicamente li rimette in riga, costringendoli a rispettare il programma. Ma il loro ritorno a Napoli non sarà un ritorno alla routine, al loro ritorno Enzo e Monica si rendono conto che la loro vita non sarà mai più la stessa...

Kung Fu Panda 3

In Kung fu Panda 3, dopo essersi ricongiunto con il papà Li, che non vedeva da lungo tempo, Po raggiunge con lui il suo villaggio d'origine: un paradiso segreto dei panda in cui incontra una serie di esilaranti nuovi personaggi. La minaccia tuttavia è dietro l'angolo, quando il potente spirito maligno Kai inizia a terrorizzare l'intera Cina sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, ci vorrà tutta l'abilità e l'audacia di Po per insegnare ai suoi maldestri e festaioli compagni panda l'arte del kung fu, e trasformarli così in una vera e propria squadra da combattimento.

TRAMA

Il perfido Kai,  signore della guerra di tutta la Cina, trova il modo di sfuggire al regno degli spiriti dove l'aveva esiliato il suo ex fratello di armi Oogway, ed è intenzionato ad attaccare la valle e distruggere il palazzo di giada per carpire il chi - l'energia che anima tutte le cose viventi - dei suoi nemici. Per fermarlo il destino richiede l'intervento del guerriero dragone: e chi altri è il guerriero dragone se non Po, il panda cinese versato nelle arti marziali già protagonista dei primi due episodi della saga di Kung Fu Panda? Ma Po è ancora lontano dal dominare il suo chi, e dall'aver capito chi sia: non aiuta il fatto che è cresciuto senza genitori e chiama papà un'oca affettuosissima ma visibilmente non appartenente alla sua specie. 
Il percorso verso la conoscenza di sé per Po comincerà a dipanarsi proprio quando si farà vivo suo padre naturale Li, che gli rivelerà l'esistenza di un villaggio segreto dei panda e lo avvierà verso la riscoperta del suo appartenere alla specie degli orsi cinesi. Ma ci vorrà tutto il cuore e il coraggio di Po - nonché l'aiuto del saggio Shifu, dei Cinque cicloni e di entrambi i suoi papà - per fare fronte alla minaccia di Kai. E la riscossa passerà per un'arte (non marziale) per la quale Po non credeva di possedere alcun talento: l'insegnamento. 
Se questa trama può sembrare complicata, l'ora e mezza di narrazione filmica riesca a rendere Kung Fu Panda 3 comprensibile anche ai più piccoli attraverso quella reiterazione variegata ma sistematica che sta alla base di ogni insegnamento efficace. L'altra chiave della comprensibilità della storia - e dell'efficacia della narrazione filmica - è la leggerezza con la quale Kung Fu Panda 3 affronta temi filosofici (e religiosi) piuttosto pesanti. Come negli episodi precedenti, la marcia in più è la velocità: l'azione è sempre fulminea ed elegante come una mossa di kung fu, l'uso di tecniche di animazione (e cinematografiche) miste, come il passaggio dalle immagini in 3D a quelle in 2D, dalla graphic novel all'iconografia tradizionale cinese, ma anche l'uso dello split screen, del ralenti e dell'accelerazione improvvisa, rendono lo svolgimento della storia fluido e spedito. 
L'unione di forze dietro la cinepresa, dove troviamo ancora una volta la coreana Jennifer Yuh ora coadiuvata dall'italiano Alessandro Carloni, supervisore artistico dell'intera triade (nonché di Dragon Trainer), è un binomio yin e yang, una fusione armonica fra estetica (ed etica) orientale e tecniche spettacolari occidentali. 


martedì 8 marzo 2016

Un paese quasi perfetto

Pietramezzana, un borgo sperduto nelle Dolomiti lucane, rischia di scomparire. I suoi abitanti, trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando) non demordono e, non appena intravedono nell'apertura di una fabbrica la soluzione a tutti i loro guai, si attivano affinché il progetto vada a buon fine. Però la prima cosa  da fare è trovare un medico –  senza il medico non può insediarsi  nessuna fabbrica – e fortuna vuole che si imbattano in Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese. La seconda cosa, ben più complicata, sarà convincerlo a restare.